I veri effetti collaterali del vaccino sono le  divisioni sociali
 di Paolo Russo

29.09.2021

Negli ultimi due anni, dall'inizio della pandemia ad oggi abbiamo assistito a una serie di misure adottate dal governo mirate alla protezione della collettività. Lockdown, dad, mascherine, distanziamento sociale, chiusura delle attività ricreative come piazze e parchi pubblici sono solo alcune delle prescrizioni che abbiamo subito. A queste, nell'ultimo periodo, si è sommato l'obbligo vaccinale, travestito da green pass o super green pass, che consiste in una misura che obbliga di fatto chiunque voglia vivere in società a vaccinarsi o a farsi dei test diagnostici molto costosi ogni due giorni: i cosiddetti tamponi!
Un insieme di regole sempre più restrittive di cui la classe dirigente politica si vanta e di questo vanto ahimè, si forgiano anche molti cittadini compiacenti a questo sistema ma ignari del fatto che una politica fatta solo di regole, annulla l'esercizio della responsabilità sociale!

Assistiamo oggi ad una società totalmente ferita, privata della sua qualità più grande e cioè del vivere civile, del farsi comunità, delle relazioni e della condivisione umana e profonda di quei valori generativi che arricchiscono le nuove generazioni. Asili, scuole, palestre, cinema sono stati svuotati della loro anima, del loro valore simbolico rimanendo strutture e non teatri di relazioni dal profondo valore pedagogico.

Il tema dominante del mainstream è l'importanza della vaccinazione ribadita e affermata in maniera martellante, giustificando l'intolleranza verso chi non si vaccina e favorendo indirettamente la ghettizzazione dei non vaccinati!

Si vive tranquillamente, come fosse la normalità, vedendo scene di persone che mangiano all'aperto e privilegiati che mangiano al chiuso. Anziani che posso prendere il caffè solo al banco e altri che possono prenderlo seduti magari anche giocando a carte. Gente che va al cinema e gente che non può, genitori che possono accompagnare i figli a scuola e genitori che non possono e a cui é vietato anche andarli a prendere... Adolescenti che fanno sport e adolescenti tenuti lontani dalle palestre. Tutto in barba a quei principi umanistici che hanno fatto grande l'Italia nel mondo!

Questa è solo una fotografia della realtà che stiamo vivendo in un periodo di disumanizzazione continua dello stare insieme.

Qualcuno pensa che si può obiettare a queste considerazione entrando sul piano tecnico medico scientifico offrendo un punto di vista basato sulla prevenzione del rischio. La ferita che stiamo vivendo però ha risvolti sociali e psicologici disastrosi che non possono che mettere i crisi "la medicalizzazione" della vita umana che ha trasformato il buon senso e la prevenzione, in fanatismo e divisione che sono solo alcuni degli effetti della metamorfosi della scienza in scientismo.

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