A Padova la protesta contro il green pass certifica il fallimento della linea governativa

20.11.2021

A Padova sabato 13 Novembre, più di 7000 persone (5000 per la questura) si sono ritrovate nel quartiere Stanga per testimoniare la loro insofferenza che è quella di tantissima gente, verso le misure di contenimento del virus che stanno producendo conseguenze in qualche caso superiori ai danni del virus stesso.

La manifestazione che ha ospitato tra gli altri Stefano Puzzer noto portuale di Trieste e il medico Riccardo Szumski, è stata autorizzata dal questore Antonio Sbordone, che ha negato però la proposta di un corteo di auto che, con partenza da via Venezia avrebbe coinvolto via Tommaseo, viale Codalunga, via Giotto, via Matteotti, via Martiri della Libertà, via Verdi, corso Milano e via Dante.

Puzzer ha descritto la sua esperienza a Roma da cui è stato allontanato per un anno. Il portuale ha parlato di come molti poliziotti erano d'accordo con lui sull'iniquità delle misure disposte dal governo raccontando della solidarietà straordinaria che unisce i lavoratori aldilà della loro posizione sul vaccino.

Il sindaco di Santa Lucia di Piave Riccardo Szumski ha ribadito la sua delusione per non aver visto riconosciuto l'immane lavoro svolto come medico adesso che ha scelto di non vaccinarsi! La sua è la testimonianza di centinaia di sanitari che rischiando la sospensione possono compromettere situazioni cliniche delicate di pazienti che si ritroverebbero operatori estranei e per lo più , come succede in molti casi senza esperienza, a gestire rapporti maturati in anni.

La manifestazione ha avuto un'importanza politica che meritava di essere riconosciuta e che invece la maggior parte dei quotidiani anche locali hanno bollato come un ritrovo di untori senza arte ne parte.

Non c'è stata nessuna attenzione da parte di chi la società la conosce davvero sulle conseguenze che saranno determinate da questi giorni gioiosi in cui vaccinati e non, lottano per il diritto di autodeterminazione degli individui. Della solidarietà tra lavoratori che in molti casi si fanno carico economicamente delle spese dei tamponi dei colleghi non vaccinati. Giorni gioiosi che nascondono in realtà un' angoscia verso il futuro e una diffidenza sempre maggiore verso le istituzioni che non rappresentano di certo queste persone.

In mainstream continua a raccontare una realtà parziale e superficiale etichettando la gente che non si vaccina come novax omettendo nella narrazione una verità certa e cioè che estorcere la vaccinazione non significa di certo cambiare le idee delle persone. Numerosi sono i casi di chi vaccinatosi solo per lavorare ha dovuto fare i conti con sintomi psicologici invalidanti, determinati dal rifiuto del vaccino, trattati con psicofarmaci che rimandano solo di qualche tempo l'elaborazione del problema.

Restano tuttavia nella comunicazione realtà che raccontano fedelmente il vissuto di chi manifesta. Alla manifestazione non poteva non mancare Gino de Pauli (in foto) stimato speaker della storica radio padovana: Radiogamma5.

De Pauli ha denunciato nelle sue trasmissioni come le cure che esistono, non solo non hanno affiancato la vaccinazione di massa ma sono state del tutto ignorate e bistrattate dalla politica, nonostante le ricerche e gli studi sempre rigorosi e puntuali, raccontati dal dottor Franzini per esempio sull'ozonoterapia, proprio attraverso le frequenze della radio padovana, dimostrino un'efficacia davvero considerevole!

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